Come scegliere un piano di cottura singolo: consigli e guida ai modelli migliori per dettagli, costi e marche

Ci soffermeremo oggi sul come sia possibile scegliere il miglior piano cottura singolo. Molto comodo nelle seconde case o a livello professionale se si vuole dedicare alla cottura di un particolare alimento.

Il piano di cottura con le dimensioni minori, vediamo come scegliere quello giusto.

Piano di cottura singolo: caratteristiche

I piani cottura si possono distinguere in base alle dimensioni, ma se parliamo di piani cottura singoli ci riferiamo a quella classe di prodotti dalle dimensioni ridotte. In genere le misure sono di 30 cm, molto utilizzato per le esigenze di tipo modulare.

Quando per ragioni di spazio si ha bisogno di ricorrere a piani cottura distanziati, ecco che la soluzione può essere proprio quella di scegliere un piano cottura singolo. Ad ogni modo, se le dimensioni non sono una caratteristica valida per la scelta, in questo caso, meglio puntare a diverse caratteristiche e di seguito approfondiremo il tutto.

Alimentazione

È possibile distinguere i piani cottura singoli, ma anche quelli di dimensioni maggiori in base alla tipologia di alimentazione.

Non ti stupirà sentire che i piani cottura sotto questo aspetto non sono assolutamente tutti uguali e soprattutto da questo dipendono anche diverse caratteristiche, come la velocità di preparazione. Quando si parla di alimentazione ci si riferisce al carburante che permette di cucinare e quindi distingueremo tra piani cottura:

  • a gas: con fiamma che scalda la pentola visibile:
  • energia elettrica: che al loro interno vedono un’ulteriore divisione in piani a conduzione o ad induzione, la distinzione dipende dalla modalità con cui viene genato il calore.

Caratteristiche del piano cottura a gas

Buttando un occhio al mercato italiano ci si renderà conto che i piani cottura a gas sono quelli maggiormente utilizzati. I bruciatori erogano la fiamma che p visibile e serve per scaldare la pentola e dunque cucinare.

In genere i piani cottura a gas si differenziano tra loro per la potenza e per l’energia prodotta. Una valvola di sicurezza rende il piano cottura sicuro anche nel caso in cui la fiamma si spenga accidentalmente.

All’interno della categoria dei piani cottura a gas è possibile procedere a un’ulteriore classificazione a seconda della posizione che hanno nell’incasso:

  • sopratop
  • filotop
  • sottotop

Altra distinzione è quella in base al materiale, le più comuni sono in:

  • acciaio inox: bello ma anche resistenza, senza dubbio igienico e con una durata garantita quasi a vita;
  • ceramica: resistente ai graffi e alle macchie purtroppo potrebbe con gli urti accidentali scheggiarsi o creparsi;
  • vetro temperato: il più bello, ma anche il più delicato.

Ciò che fa essere il piano cottura a gasa il preferito è la sua compatibilità con tutte le pentole, un costo non elevato e la semplicità di utilizzo.

Piano cottura a conduzione

Conosciuti anche come piani cottura in vetroceramica, sono belli da vedere e anche da pulire.

Si caratterizzano per l’assenza di fiamma libera e di tutte le parti ad esso collegate.

L’assenza di fiamma vuol dire riuscire ad evitare le scottature, senza considerare una maggiore velocità nei tempi di cottura.

Di contro occorre però segnalare un consumo energetico piuttosto elevato e purtroppo la superficie rimane calda dopo lo spegnimento delle piastre e questo fa salire di nuovo il rischio di scottature.

Piani cottura ad induzione

I piani cottura ad induzione sono completamente differenti da quelli fin qui descritti, nonostante sembrino in tutto e per tutto simili a quelli a conduzione.

In questo caso il calore viene diffuso grazie a campi elettromagnetici che si concentrano sulla materia. Ti stupirai nel sapere che questa modalità di cottura è molto più salutare percentuale evita che il cibo subisca alterazioni dannose.

I piani cottura ad induzione sono leggermente più costosi di quelli classici, i tempi di cottura sono molto ridotti e questa tipologia di apparecchi permette anche un notevole risparmio sulla bolletta elettrica.

Non vi è fiamma visibile, inoltre le piastre si raffreddano subito dopo l’utilizzo, questo a favore della sicurezza di tutti coloro che lo utilizzano.

I piani cottura ad induzione sono molto semplici sa installare e da pulire, in quanto un piano cottura sempre freddo fa in modo che i cibi che vi cadono sopra non si cristallizzino e incrostino.

Aspetto da valutare è il bisogno di pentole adatte altrimenti il piano non potrà funzionare.

Quale scelta fare

Come per ogni acquisto che si provvede a fare, il piano cottura deve essere scelto in base alle esigenze di chi poi lo utilizzerà.

Come già accennato i piani cottura a gas sono i più diffusi, per via di un costo d’acquisto basso e alla portata davvero di tutti.

Il piano cottura singolo a gas è perfetto se cucini molto su quel fornello, se ad esempio decidi di utilizzarlo per fare preparazioni lunghe, che hanno anche bisogno di cotture che non siano veloci.

Questo anche alla luce del fatto che un piano elettrico richiederebbe un dispendio di energia elettrica non indifferente.

Il piano cottura a induzione è consigliato per le cucine professionali, perché permette di velocizzare il lavoro.

Nata a Torre del Greco in provincia di Napoli il 24 settembre 1990, dopo il diploma al Liceo delle Scienze sociali la mia istruzione ha subito una virata verso la Facoltà di Economia, che ho abbandonato a 6 esami dalla laurea, ma che prima o poi finirò. Amante della scrittura e della lettura, ho intrapreso la mia carriera da Copywriter quando aspettavo il mio gioiello Lorenzo Maria e da allora non ho fatto altro che studiare e migliorare nel mio campo.

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